Impianti Fotovoltaici Off Grid rendersi autonomi energeticamente

Quello di rendersi autonomi energeticamente, di non dover pagare la bolletta passando per il gestore energetico è un po' il sogno di tutti. Fino ad oggi non ci abbiamo mai pensato, eravamo troppo occupati ad installar un impianto fotovoltaico per godere degli incentivi ventennali del Conto Energia, ma ora che è tutto finito ritornano prepotentemente le opzioni off grid.



Molti installatori infatti stanno proponendo delle soluzioni standalone, ovvero impianti fotovoltaici staccati dalla rete elettrica, off grid appunto (a differenza di on grid), che possano rendere autonoma, almeno dal punto di vista energetico, un'abitazione.

Questa soluzione è già realtà in posti dove la corrente elettrica proprio non può arrivare. Pensiamo a baite situate in posti remoti di alta montagne, a barche, camper, oppure in zone rurali, povere, come quelle dell' Africa. E' tutto ok quando c'è il sole. L'irraggiamento solare tramite i nostri pannelli fotovoltaici produce energia elettrica che noi prontamente utilizziamo. Basta non superare il consumo di corrente che in quel momento produciamo.

Il problema è : ma quando il sole non c'è più? Durante i pomeriggi invernali e la notte come facciamo? Bisogna per forza "stoccare" l'energia prodotta durante il giorno nelle batterie. La differenza fra un impianto off-grid e uno on-grid, sta proprio nelle batterie.

Le batterie hanno rappresentato un po' il tallone di Achille per chi ha voluto rendersi autonomo energeticamente. Costano, sono ingombranti e hanno una vita limitata. Ultimamente le cose sono cambiate e la tecnologia va avanti, si spera che in un futuro prossimo i prezzi si abbassino sempre di più e che le batterie supportino sempre maggiori cicli di ricarica.

Allo stato attuale delle cose gli impianti standalone proposti fanno uso di batterie al piombo acido, quelle comunemente utilizzate per alimentari i motorini di avviamento delle auto. Il loro prezzo, rilevato da Solar Buzz, è di circa 0,158 euro per watt. Significa che batterie per "stoccare" 1 kwp costano 158 euro. In realtà dobbiamo sempre sovrastimare la potenza di cui abbiamo necessità. In ogni caso, sempre secondo Solar Buzz, rappresentano il 15% circa dei costi di un impianto fotovoltaico.



Per le batterie c'è tutto un mondo a parte. Dobbiamo però sapere che le batterie hanno un ciclo di vita di ricarica limitato, stimato tra 3mila e 4mila cariche. Batterie più costose sono quelle agli ioni di litio, utilizzate anche per i nostri apparecchi elettronici, ma allo stato attuale sono ancora troppo care.

Insieme alla batteria gli installatori forniscono anche il "regolatore di carica", apparecchio fondamentale perchè regola il flusso di corrente elettrica inviata dai pannelli fotovoltaici verso le batterie, evitando picchi che brucerebbero queste ultime ed evitando anche che si scarichino completamente. 

Insomma, attualmente gli impianti fotovoltaici off-grid non sono da consigliare. E' vero che gli incentivi del conto energia sono terminati ma ci sono le detrazioni fiscali e lo "scambio sul posto (il gestore ci prende l'energia in più che produciamo durante il giorno e ce la ridà di notte)" che ci permettono di "ammortizzare" le spese sostenute. A meno che non abitiate in una zona in cui spesso e volentieri ci sono blackout, in questo caso un impianto standalone è la soluzione migliore.

Mettiamo anche in conto che le batterie sono ingombranti e che vanno stivate in un posto asciutto e fresco. Il vantaggio di installare un sistema fotovoltaico standalone off-grid potrebbe essere realistico se il prezzo di acquisto dell' energia elettrica dovesse schizzare in alto. Ci vorrebbe però una crisi energetica che al momento non ci auguriamo e che, comunuqe, comporterebbe una serie di altre problematiche.

Ci sono alcune aziende che propongoo impianti solari con batterie integrate. E' il caso dell' italiana Albasolar e di Solon che, con il sistema Soliberty propone sistem con batterie piombo-gel in 4 teglie con ptenze da: 3,3 kWh - 6,7 kWh - 8,5 kWh - 10 kWh, 

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