Impianti Fotovoltaici su Pensiline e Tettoie


I pannelli fotovoltaici possono essere non solo installati su tetti o terreni, ma anche su tettoie o pensiline, su frangisole, su un pegolato che permettono ugualmente di godere degli incentivi del conto energia o comunque di ottenere le detrazioni fiscali, anche senza una ristrutturazione edilizia.

Un'installazione del genere ha il vantaggio di ottenere un'integrazione architettonica perfetta aggirando gli stretti regolamenti comunali che vietano, ad esempio, di installare un impianto fotovoltaico nel centro storico di una cittò.

Quali sono le caratteristiche  che devono possedere le pensiline fotovoltaiche? Quale è il loro prezzo? Andiamo per ordine.


In merito alle caratteristiche le disposizioni vengono date direttamente dal regolamento del Gse, Gestore dei servizi energetici che può essere consultato a questo indirizzo.

Si definisce frangisole una tettoia atta alla produzione di ombreggiatura per superfici trasparenti (vetri, porte vetrate, finestre). Nella prima foto c'è un esempio di una tettoia frangisole idonea con pannelli solari, la lunghezza della quale non deve essere superiore al doppio dell’ apertura delle finestre.

Nella seconda foto c'è una tettoia frangisole non idonea perchè la lunghezza supera il doppio dell' apertura delle finestre sulle quali è collocata.

Per quanto riguarda le tariffe incentivanti le tettoie sono equiparate a impianti fotovoltaici su edificio, quindi in maniera attuale (vige il conto energia, al momento terminato) la remunerazione (impianto con potenza compresa tra 1 e 3kwp) è pari a 182 euro per Mwh prodotto nell'anno (tariffa omnicomprensiva) a cui si aggiungono 100 euro per Mwh prodotto come energia consumata in sito.


Ci sono in vendita anche delle pensiline fotovoltaiche in cui poter parcheggiare l'auto. Sono dei kit che vengono installati a terra con tubolari di acciaio. 

Un esempio è quello della Suncarport (in foto al lato) per una potenza di 2,88 kwp per un peso di 1000 chili circa e che misura 4,4 per 4,9 metri con altezza massima 3 metri e minima 2. Prezzo 9mila euro. Sono presenti 18 moduli fotovoltaici a silicio cristallino.

Per quel che riguarda i tetti esistono le tegole fotovoltaiche prodotte da Rem Energies che sostituiscono completamente i coppi di una tettoia. All' interno di ognuno di essi c'è una cellula in thin film che ha, ovviamente un rendimento piú basso rispetto ad una pannello in silicio cristallino.

Il mercato dei pannelli fotovoltaici in Europa le previsioni

Non sarà un grande anno quello del 2015 per la vendita dei pannelli fotovoltaici. La contrazione in Europa prevista sarà del 26 % (fonte solarbuzz). I motivi sono diversi: la crisi, ma soprattutto il taglio degli incentivi al fotovoltaico di molti governi europei. In Italia il conto energia giunto alla quinta edizione è praticamente agli sgoccioli, il tetto massimo di 6,7 miliardi previsto dal decreto del 5 luglio 2012 è praticamente stato quasi raggiunto.

Il mercato si sta spostando in Asia. E' qui che i costruttori di pannelli fotovoltaici stanno concentrando il loro interesse e le previsioni per il 2015 fanno pensare a +50%.

Sarà la politica ancora una volta a fare la differenza, almeno in Italia. L'arrivo del Movimento 5 Stelle che ha fatto dell'energia pulita una delle sue battaglie potrebbe portare ad nuovo Conto energia, il sesto, magari più ricco. A quel punto il settore potrebbe esplodere di nuovo, grazie anche al prezzo dei moduli che è in costante caduta (un sistema da 3 kwp, magari di tipo cinese, costa circa 6-7 mila euro). 

La crescita del mercato europeo potrebbe così contribuire a spingere la produzione oltre i 40 Gw, arrivando alla soglia dei 45.Tuttavia, senza modifiche significative alla direzione politica attuale nei diversi mercati europei, un rimbalzo è difficile da immaginare. Con l' instabilità macroeconomica, è molto più probabile che i mercati asiatici guideranno in futuro il settore fotovoltaico con la Cina a fare la differenza.

Nel 2013 è infatti molto probabile che la domanda proveniente dalla Cina rappresenti oltre il 50% del totale del mercato asiatico. Tuttavia, date le controversie commerciali in corso, molte delle quali riguardano proprio i moduli prodotti in Cina l'equilibrio Cina / Europa l'equilibrio potrebbe spostarsi.

Ai consumatori però interessa il prezzo dei moduli. Al momento, per il 2015, non si prevedono grossi ribassi, la domanda è in calo, anche se i prezzi sono comunque in flessione ed i produttori hanno diminuito la produzione, mentre qualcuno è andato proprio in crisi (vedi la storia della Sunpower che per salvarsi a ricevuto 1,2 miliardi di dollari dal governo Obama). Come detto se non ci saranno novità sugli incentivi, i prezzi sono destinati a rimanere costanti.